Curso de Italiano

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PLIDA (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri)
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lunedì 29 giugno 2009

Star bene in coppia


Star bene in coppia aiutacontro lo stress sul lavoro

Uno studio svedese dell'Università di Göteborg rivela che il rapporto a due argina gli effetti negativi legati alle tensioni lavorative. Ma se le cose non funzionano a casa, il rischio di ammalarsi aumenta
Dopo un'interminabile giornata passata a parare colpi, schivare conflitti, cercare di non litigare coi colleghi e non fare arrabbiare il capo, non c'è niente di meglio che rifugiarsi fra le braccia del partner. Perché la vita di coppia, se funziona, è il miglior antidoto allo stress, anche lavorativo, e difende in modo efficace dagli influssi negativi ed ostili che arrivano dall'esterno. Neanche a dirlo, ci guadagna anche la salute. C'è però una scomoda verità specularmente opposta: se la relazione con il proprio lui o lei non è il massimo, allora i guai si moltiplicano. E aumentano in modo elevato il rischio di burn-out e di ammalarsi proprio per colpa dello stress. La conferma arriva dalla dottoressa Ann-Christine Andersson Arntén, dell'Università di Göteborg, in Svezia, che ha studiato oltre 900 persone per arrivare alle conclusioni presentate nella sua tesi di dottorato in psicologia, riassunte così, in modo piuttosto lapidario: "Una relazione riduce gli effetti negativi dello stress sulla nostra salute. Ma una relazione insoddisfacente, invece, li amplifica". Se la maggior parte degli italiani confessava lo scorso anno di cercare nella scappetella un rifugio antistress, per la studiosa svedese sarebbe meglio invece concentrarsi su chi ci sta accanto quotidianamente, a patto che ci si stia bene. Fra i partecipanti allo studio svedese, infatti, chi si è dichiarato contento del proprio rapporto di coppia, ha detto anche di avere una salute migliore rispetto a chi, invece, non è soddisfatto di come vanno le cose con il proprio partner. Per le donne, le conseguenze di un rapporto infelice si fanno sentire soprattutto in termini di ansia e difficoltà a dormire. Ai maschi invece toccano depressione e reazioni psicosomatiche da stress.
Forse perché, azzarda la ricercatrice, chi vive un rapporto problematico si impegna di più per cercare di migliorarlo, mentre chi lo dà perso in partenza, spende meno energie e si logora di meno.

Di certo c'è che il corpo sottoposto a stress può arrivare ad ammalarsi, e questo vale sia per entrambi i sessi. Se non si ha la possibilità di prendersi una pausa o di riposare perché i ritmi di lavoro non lo permettono, il rischio è di accumulare tensioni e di arrivare al punto di rottura senza neppure accorgersene. Si cerca di compensare giorno dopo giorno, finché non è troppo tardi. E allora non ci si concentra più e sul lavoro il rendimento crolla. "Spesso non ci accorgiamo che qualcosa non va finché non arriviamo proprio a questo punto", spiega la dottoressa Andersson Arntén, finché non capiamo, cioè, di aver usato anche l'ultima goccia di energia utile.
L'allarme, allora, si fa davvero serio, avverte la ricercatrice. Perché la crisi rischia di spostarsi anche fra le mura di casa, mettendo in pericolo l'unico rifugio fino a quel momento sicuro.

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